I sogni del cuore: scatti di Mario Sguotti
I SOGNI DEL CUORE: SCATTI DI MARIO SGUOTTI
LE EMOZIONI DI CHI CREDE NEL SOGNO DELLA DANZA RACCONTATE IN FOTOGRAFIA. FINO AL 31 DICEMBRE A PADOVA.
Movimento, concentrazione, tensione emotiva, speranza. Questo e molto altro sprigionano gli scatti di Mario Sguotti che delineano l’anima di chi mette tutta la sua passione nell’arte della danza. Lo spirito che anima le giovani ballerine, alla ricerca di realizzare il proprio sogno è anche il progetto fotografico, in esposizione, nel cortile pensile di Palazzo Moroni nel Comune di Padova, fino al 31 dicembre, dal titolo “I sogni del cuore“. Dedicate alla manifestazione “Lasciateci sognare” le immagini d’autore rimandano una dimensione intima e sentimentale della danza e si dipanano nel dietro le quinte degli spettacoli, nel corso degli allenamenti, fra gli insegnamenti di coreografi importanti, maestri come: Renako Mc Donalds, Frederic Olivieri, Alessandra Celentano, Valerio Longo, Mauro Mosconi. Allo spettatore arriva quella spinta necessaria, quell’energia che fa credere di potere davvero realizzare le proprie aspirazioni, quel coraggio utile per costruire il proprio futuro. Ma il mondo che viene rappresentato non è solo dei protagonisti del sogno, ci sono anche sarte che finiscono lavori, tecnici delle luci che decidono atmosfere, l’aria dunque, l’adrenalina, presente nella preparazione di uno spettacolo. Sul palco, dietro al palco, in sala prove, la visione di Mario Sguotti, che dà profondità a sguardi, gesti, donando vita a “I sogni del cuore”.
I Sogni del Cuore -orari: tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:30 – Cortile pensile di palazzo Moroni, via del Municipio, 1 – Padova- ingresso libero.
Mario Sguotti è nato nel 1966 a Padova dove vive e lavora. Diplomato al Liceo Artistico di Treviso e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Bologna in decorazione. Dal 2008 si dedica alla fotografia di ritratto, danza e jazz, generi che predilige per coglierne le sfumature e l’aspetto spettacolare e intimo. Citando H.C.Bresson, “Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà”, quella parte di realtà, quella porzione indescrivibile che sta prima dello spettacolo, che è e allo stesso tempo non è lo spettacolo ma che testimonia le difficoltà e le speranze del cuore.