Electrocamp a Forte Marghera (VE)
ELECTROCAMP A FORTE MARGHERA (VE) – DAL 15 AL 21 GIUGNO
MUSICA ELETTRONICA – PERFORMANCES – ARTS INVADONO IL FORTE
Electro Camp sbarca a Forte Marghera per un’intera settimana.. ma cos’è?
Un doppio progetto di formazione dedicato a musicisti elettronici e performers: una settimana di scambio e approfondimento attorno alla pratica e alla relazione tra musica elettronica e movimento nel live performing. Classi dedicate agli appassionati di elettronica e altre invece che invitano danzatori, attori, performers al movimento. Il doppio progetto include momenti di contaminazione e creazione comune, con improvvisazioni, gruppi di lavoro, lectures, performances, live set.
Electro Camp é per i musicisti un’opportunità di sperimentare teoria e pratica sul campo anche attraverso il lavoro con danzatori e performers, per questi quindi un’opportunità di dialogare con la creazione sonora dal vivo che favorisce un personale e consapevole agire del corpo.
Electro Camp è una settimana in cui gli artisti potranno lavorare insieme: tutti i partecipanti potranno sviluppare la propria idea approfittando di tempi e spazi dedicati alla collaborazione; suddivisi in gruppi di musicisti e performers, potranno realizzare la propria performance da presentare al pubblico.
Questi gli intenti del Camp, che è un progetto di C32performingartworkspace ed electronicgirls, sostenuto da Marco Polo System all’interno del progetto più ampio di “Forte Marghera – Parco del Contemporaneo“. Qualche info in più ce la dà una degli organizzatori, Anna Giulia Volpato; per il programma completo basta visitare il sito www.electrocamp.it, per entrarne a far parte, invece, andate a Forte Marghera e non perdete questo appuntamento unico!
Come è nata l’idea di Electro camp?
L’idea è nata grazie all’incontro e alla collaborazione tra electronicgirls e Aldo Aliprandi e Marianna Andrigo di C32performingartworkspace: ci siamo conosciuti l’anno scorso e abbiamo iniziato a lavorare assieme negli spazi di c32 a Forte Marghera col proposito di fondere musica elettronica e performing art. Insieme abbiamo fondato “21”, un’orchestra elettronica che lavora in simbiosi con gruppo di performers (21 ha debuttato con la performance “Golden Min., the fantastic and irrational number” il 5 ottobre 2012 al Teatro Ca’ Foscari di Santa Marta, Venezia). Per creare 21 e la nostra prima performance abbiamo trascorso alcuni giorni di prove, scambio, condivisione e studio a Forte Marghera. L’esperienza è stata così bella e gratificante che abbiamo pensato fosse giusto dare l’opportunità a quanta più gente possibile di viverla.
Siete alla prima edizione?
Sì, questo è il primo anno, è l’edizione “pilota”. Electro Camp 2014 sarà senza dubbio ancora meglio perchè frutto delle esperienze precedenti.
Quale interesse ritenete ci sia per il mondo dell’elettronica e della performance a Nordest?
C’è sicuramente bisogno di educare e sensibilizzare il pubblico. Per questo ogni sera a Electro Camp ci sono lectures gratuite, tenute da docenti ed esperti del settore, che guidano lo spettatore all’interno di queste forme d’arte, fornendo strumenti per poter comprendere, apprezzare e conoscere.
Ci presentate qualcuno dei riferimenti da voi scelti per i vari workshop..
Sono tutti davvero importanti ed esperti. Si va da Agnese Doria, che sabato ha posto alcune questioni sul rapporto tra il pubblico, la performance teatrale, i limiti e le nuove possibilità del teatro nei confronti della fruizione, Claudio Rocchetti, uno dei massimi esponenti della scena noise ed elettronica dell’ultima decade, Barokthegreat, che con la performance “Indigenous” stanno riscuotendo un notevole successo in Europa, Veniero Rizzardi, docente al Conservatorio di Castelfranco Veneto e esperto di Elettronica fino a esponenti di nuove realtà nascenti, come Damiano Rocco e il suo Sequencer…
Come mai Forte Marghera?
In primis per la nostra relazione con C32. Poi, è uno spazio meraviglioso che pian piano sta diventando sempre più una fucina artistica davvero speciale. E’ un luogo da riscoprire, un posto di partecipazione e condivisione che deve essere rivalutato in tutto e per tutto.
Vi interessa far parte del progetto più ampio legato al Parco del Contemporaneo a cui questo luogo è stato deputato?
Le realtà indipendenti nascono per fare rete, per permettere strutture di mutuo soccorso e scambio reciproco.